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Equestrian Mental Coach

Il potere del dialogo interno

Tutti noi abbiamo una vocina interna con la quale ci consultiamo continuamente. Può capitare, però, soprattutto nei momenti più delicati, che invece di aiutarci ci metta dei dubbi arrivando ad essere talmente insistente da disturbare la nostra concentrazione.

In realtà, sappiamo che siamo noi a generarla; in poche parole parliamo con noi stessi ma, nelle situazioni di particolare pressione, come ad esempio una competizione, questa sembra diventare indipendente e quasi giocare contro di noi.

Diventa, quindi, molto difficile dare il massimo se siamo in conflitto con noi stessi.

Ovviamente a tutto c’è un rimedio ma, come dico sempre:”Per potere non basta volere, occorre sapere!” Tranquillo, non ti sto dicendo che devi metterti a studiare ma, se vuoi ottenere maggiore concentrazione, un paio di cose su come funziona il tuo cervello ti conviene impararle.

Il tuo cervello è progettato principalmente per proteggerti e tenta continuamente di dissuaderti dal fare cose che possano metterti in pericolo. Praticamente, le uniche attività che vorrebbe tu facessi sono quelle strettamente necessarie alla sopravvivenza, ovvero: bere, mangiare e dormire. Figurati cosa succede quando capisce che vuoi salire su un cavallo e magari tirare una gara! Ovviamente proverà a scoraggiarti dal farlo e, per riuscirci, sfrutterà soprattutto la famosa vocina.

Costruirà delle frasi piene di scherzetti, tra cui i più pericolosi si chiamano: generalizzazione, distorsione e cancellazione.

Ti faccio un esempio:

Mettiamo il caso tu debba affrontare un campionato, hai appena fatto la ricognizione del percorso della prima giornata e la tua vocina ti dice:

“Caspita, il giro è enorme!”

Ecco, questa è la classica frase negativa per provare a scoraggiarti. Sono poche parole, ma piene di tranelli, ti spiego perché:

“Il giro” è una generalizzazione, in quanto non indica una specifica parte del percorso, sarebbe come dire che “tutti” i salti sono al limite consentito ed è altamente improbabile che ciò accada in quanto non previsto dal regolamento, ma il tuo cervello, per tagliare corto e cercare di farti rinunciare, vuole convincerti del contrario.

“E’ enorme” è una distorsione, perché non definisce un’altezza precisa, ma si riferisce solo ad una percezione. Allo stesso tempo è anche una cancellazione perché non dice “enorme” rispetto a cosa. Ad esempio: Rispetto al tuo livello di esperienza? Rispetto alla preparazione del tuo cavallo?

Come vedi la frase “caspita, il giro è enorme” non solo è negativa, ma anche inutile perché non ti fornisce alcuna informazione.

A questo punto, l’unica cosa utile è farsi le domande giuste, giocando a fare un po’ i pignoli con se stessi. Quindi, invece di generalizzare, distorcere e cancellare, ti dovrai domandare:

”Quali sono i salti effettivamente più impegnativi a cui prestare più attenzione e che azioni intendo fare per svolgerli al meglio?”

“Perché ritengo che alcune parti del percorso siano impegnative per me?”

“Il mio cavallo è adeguatamente preparato?”

“La mia esperienza è sufficiente?”

Rispondendo a queste domande ti renderai conto sicuramente che il percorso non è “tutto” impegnativo, ma che dovrai semplicemente prestare più attenzione in particolari punti e probabilmente capirai anche che tu e il tuo cavallo siete sufficientemente pronti per farlo. In caso contrario, prenderai coscienza di cosa migliorare per essere più preparati la prossima volta!

Fai molta attenzione perché sono solo parole, ma possono determinare l’esito delle tue performance. I grandi atleti lo sanno e allenano continuamente il proprio dialogo interno.

Giuliano de Crescenzo.

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